Esercizio:
Confronta Is 7, 14 e Mt 1, 23 e rispondi a queste domande.
-C’è qualche diversità tra il testo di Is 7, 14 e la citazione di Mt 1, 23?
-L’intenzione “probabile” dell’autore di Isaia è identica all’interpretazione che fornisce l’evangelista Matteo? Quali punti di contatto? Quali punti di discontinuità?
– Come possiamo definire il “rapporto” tra questi due testi?
Isaia 7:14
Perciò il Signore stesso vi darà un segno:
Ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio,
e lo chiamerà Emmanuele.
Matteo 1:23
Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio
che sarà chiamato Emmanuele,
che significa Dio con noi.
Sicuramente il punto in comune e chiave delle due parabole e la parola “EMMANUELE” in Isaia non viene citato, ma il significato naturale e medesimo che troviamo nella parola di Matteo “DIO CON NOI”.
Per quanto riguarda una NON connessione tra i due testi e che in Isaia, Maria viene chiamata “giovane” in Matteo, “vergine”;ma ci può far luce il verbo “Segno”;dove in Matteo non viene scritto ma grazie a questo “sigillo” Dio e davvero con noi!!
Il rapporto tra i due testi??Signore sia fatta la tua volontà!!un SI INCONDIZIONATO A DIO!! PARTENDO DAL CUORE FINO AD ARRIVARE AL GREMBO DI MARIA!!!
Ok, ottimo! Sarebbe bello anche capire:
1. da dove Matteo prende il termine vergine (parthenos), se nel testo ebraico si parla solo di giovane donna?
2. chi è la giovane donna di cui parla Isaia e quale personaggio del suo tempo è indicato come Emmanuele? C’è in ogni caso già in Isaia un’interpretazione messianica ed escatologica (ultimi tempi) di questo re – emmanuele?
1) Probabilmente Matteo prende il termine parthenos dalla traduzione greca della bibbia dei settanta.
Ottimo, Marco
Provo a rispondere al punto 2.
Dal contesto sembrerebbe che Isaia stia parlando di un “segno divino” in risposta ad una drammatica situazione contingente e che l’annuncio di una gravidanza così “speciale” riguardi la discendenza di Acaz e della Casa di Davide. Tuttavia le parole di Isaia, pur destinate ad avere un effetto sui suoi contemporanei, proiettano contemporaneamente un segno profetico riguardo la nascita di Gesù. Segno che viene raccolto da Matteo.
1-C’è qualche diversità tra il testo di Is 7, 14 e la citazione di Mt 1, 23?
2-L’intenzione “probabile” dell’autore di Isaia è identica all’interpretazione che fornisce l’evangelista Matteo? Quali punti di contatto? Quali punti di discontinuità?
3- Come possiamo definire il “rapporto” tra questi due testi?
1-Guardando un po’ qua e un po’ la tra varie stesure, la prima differenza che salta subito agli occhi è che i versetti sono scritti in lingue diverse: l’ebraico per Isaia e il greco per Matteo. Non avendo conoscenze di queste lingue antiche ho spulciato poi le note e alcune traduzioni.
2-Per quello che riguarda l’ “intenzione “ dell’autore, nel versetto di Isaia, Isaia sta profetizzando e come tutte le profezie non sempre sono chiare! il riferimento è la nascita di un bambino da “una giovane donna” dice il testo ebraico. Che è “vergine” o che sia più giusta la traduzione “vergine”, lo ricaviamo dall’interpretazione che dà il traduttore greco. Il bambino che dovrà nascere sarà un discendente di Acaz, re di Giuda in quel momento storico, infatti alcune traduzioni non danno: “che chiamerà Emmanuele” in riferimento alla vergine, ma che “tu (sottointeso Acaz) gli metterai nome Emmanuele”. Il bambino potrebbe essere( se consideriamo solo i versetti 7,10-17) Ezechia il figlio di Acaz re giusto ricordato anche nella genealogia di Matteo Mt.1,9-10 come avo di Gesù), se però allarghiamo l’orizzonte della nostra indagine e leggiamo tutto il libro del profeta Isaia è chiaro che il Bambino che dovrà nascere è molto di più del re Ezechia.
3-Il “rapporto” che c’è tra i due versetti è di “subordinazione” (non so se il termine è corretto) cioè il versetto di Matteo è un’interpretazione che la tradizione giudaica-greca dà al versetto di Isaia.
Giuseppe